Mai come in questo periodo, in cui le biblioteche di quasi tutto il mondo sono chiuse per la pandemia che flagella l'intero genere umano, sentiamo il bisogno che siano aperte, per mostrarci tutta la bellezza di quel che contengono, per alleviare il nostro isolamento e la nostra angoscia.
Facebook è la chiave - una delle poche ormai che possiamo utilizzare - per farci entrare nel mondo sterminato della Biblioteca Joppi, ma soprattutto per aprire un dialogo con voi, cari lettori, che della "Joppi" siete rimasti in questi giorni forzatamente lontani, per farvi capire che dal suo interno o dalle case dei bibliotecari si continua a lavorare alacremente per farvela meglio conoscere, catalogando le sue più nascoste e segrete risorse, mostrando in rete i suoi più antichi manoscritti e giornali, leggendo ai bambini, ma non solo, le storie più belle grazie ai lettori volontari, o mettendo a disposizione migliaia di libri e riviste on line.
Questa nuova finestra di dialogo si è ora aperta. Speriamo sia di buon auspicio e annunci finalmente che anche la "Joppi", la biblioteca pubblica udinese tanto amata dalla sua città, possa presto riaccogliervi.
Il Direttore Romano Vecchiet
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