Le villotte di Arturo Zardini e il canto popolare

martedì 23 maggio 2023 ore 18.00 Udine - Sala Corgnali - Sezione Moderna - riva Bartolini 5
Martedì 23 maggio 2023, alle ore 18.00, in Sala Corgnali della Biblioteca Civica "V. Joppi" in riva Bartolini 5 a Udine, per il ciclo dei Dialoghi in Biblioteca si terrà l'incontro:

Le villotte di Arturo Zardini e il canto popolare

con Roberto Frisano e Franco Colussi e con la partecipazione di Giuliano Rui.

Arturo Zardini – nacque a Pontebba il 9 novembre del 1869. Iniziò la sua formazione culturale sotto la guida di don R. Tessitori, cappellano di Pontebba e maestro nelle scuole primarie comunali, e quella musicale con il maestro E. Kolbe, direttore della banda di Pontebba, il quale lo avviò allo studio della cornetta. Adolescente, a causa delle difficoltà economiche dovette per quattro o cinque stagioni (da marzo a novembre) attraversare il confine per recarsi in Carinzia a lavorare come apprendista muratore. Arruolatosi nel 1888, venne assegnato quale allievo cornettista alla banda del 36° reggimento di fanteria Pistoia, di stanza a Modena. Durante i quattordici anni di permanenza sotto le armi ebbe modo di maturare una buona e regolare formazione musicale. Congedatosi nel 1902 col grado di maresciallo maggiore, rientrò a Pontebba, ove costituì un gruppo corale e fu assunto in comune quale applicato di concetto all’anagrafe e maestro della banda. In questo periodo iniziò la composizione dei suoi canti friulani. L’intervento in guerra dell’Italia nel maggio del 1915 lo costrinse ad abbandonare nuovamente il paese natale. Profugo dapprima a Moggio, poi a Udine ed infine a Firenze, poté rientrare nel suo devastato e martoriato paese solamente nel 1919, ed ivi lentamente riprendere le attività che aveva svolto prima della guerra. Ricostituì anche il coro di Pontebba, che divenne sicuro riferimento per molte altre formazioni, e dal 1920 lo diresse in numerosi centri del Friuli, intensificando anche l’opera di composizione dei canti friulani. Nominato nel 1922 cavaliere della Corona d’Italia per la sua meritoria attività, già nell'autunno di quell'anno ebbe i primi sintomi del male che lo condusse alla morte il 4 gennaio 1923. Parte della sua produzione musicale era stata dispersa già durante gli eventi bellici; sopravvivono una trentina di canti friulani (più di un terzo intonati su sue liriche, i restanti su testi di P. Zorutti, B. Chiurlo, F. Bierti, E. Carletti, E. Nardini, A. Fabris e G. Benedetti), tutti per coro tranne tre per voce solista, che hanno goduto e godono tuttora di una straordinaria fortuna, come Stelutis alpinis, Il ciant de Filologiche, La gnot d’avrîl, La stàjare, Serenade, ecc. Perduti sono invece molte composizioni sacre, diversi inni, marce per banda e ballabili, i canti per i bambini di Pontebba e anche la serenata per soli archi che gli aveva meritato un diploma di primo grado con medaglia d’argento nel 1901, in un concorso musicale indetto dalla Società artistica musicale diritto e giustizia di Palermo.

Nell'ambito della Setemane de culture furlaneAspettando... la Notte dei Lettori e Il Maggio dei Libri 2023.

Con il contributo #IOSONOFRIULIVENEZIAGIULIA

Info
Biblioteca Sezione Moderna
0432 127 25 89
bcusm@comune.udine.it

Scopri tutti gli appuntamenti