Mercoledì 2 maggio 2018, alle ore 18.00, per il ciclo dei “
Dialoghi in Biblioteca” organizzati dalla Biblioteca Civica e dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Udine, sarà presentato il romanzo storico appena edito a Mendrisio da Gabriele Capelli:
Il simbolo
di
Damiano Leone
Dialoga con l'autore il prof.
Angelo Floramo
Contemporaneo di un uomo passato alla storia con il nome di Gesù di Nazareth, e io narrante del corposo romanzo storico di Damiano Leone, il figlio di una prostituta muove i primi passi nella Palestina dominata dalle legioni di Roma: due vite assai diverse ma destinate a incrociarsi nei loro giorni più drammatici.
Avviato alla prostituzione, il giovane Ben Hamir trova conforto nell’affetto di uno schiavo comprato per fargli da tutore. Costretto a fuggire, dopo un’istruttiva permanenza ad Atene conquista Roma – o meglio i cuori delle romane – divenendo gradito ospite dei più esclusivi palazzi nobiliari.
Coinvolto nella politica imperiale fino a divenire intimo di Tiberio, proprio da lui apprenderà quanto beffardo possa mostrarsi il fato. Tornato in Palestina per ordine dell’imperatore, ad attenderlo troverà sia un nuovo che un antico amore: ma anche l’odio feroce di Ponzio Pilato, il suo più mortale nemico.
Dopo aver compiuto un gesto in apparenza marginale ma destinato a sconvolgere la storia, abbandonati i lussi e le amanti sceglierà di restare lontano dai clamori del mondo.
Ma Roma non si è dimenticata di lui: dovrà accettare lo sgradito incarico di informatore imperiale, assistendo così a eventi che andranno oltre ogni sua immaginazione.
Damiano Leone è nato a Trieste nel 1949. Ritiratosi dalla sua attività di chimico e trasferitosi a Monteaperta, si dedica allo studio della storia antica e alla letteratura. Due i suoi romanzi finora pubblicati:
Enkidu (2012) e
Lo spettatore (2015).
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