Mercoledì 23 novembre 2022, alle ore 17.30, alla Casa della Contadinanza presso il Castello di Udine, per il ciclo dei
Dialoghi in Biblioteca, sarà presentato il libro:
Tra Udine e Vienna: l'Amore oltre i confini.
Ricordi di vita aristocratica nella campagna friulana e austriaca (1915-1956)
di Scilla Braida Weigelsperg
partecipa Olga Alexandra Weigelsperg
che dialogherà con Carla Di Bert, curatrice della traduzione italiana.
Udine, Venezia, Ginevra, Vienna e la tenuta e il castello di Urschendorf in Bassa Austria, sono le tappe della vita dell'autrice, che in questo libro racconta la vita aristocratica del suo tempo in modo affascinante e coinvolgente, arricchendola con aneddoti degli ambienti dell'epoca, oggi quasi dimenticati. Fanno da sfondo gli eventi storici della Prima e della Seconda guerra mondiale, che l'autrice narra intrecciandoli alle sue vicende personali.
Scilla Weigelsperg nacque nel 1915 in una ricca famiglia nobile di Udine, quella dei conti Braida, e visse, anche dopo la Prima Guerra Mondiale, una vita aristocratica in gran parte spensierata, tra il palazzo di città e le dimore di campagna. Suo padre, il conte Carlo Braida, si dedicò interamente allo sport e stabilì ripetutamente dei record mondiali nelle gare di ciclismo. Rimasta orfana in tenera età, studiò in un collegio svizzero dal 1929 al 1932, e arrivò a Vienna nel 1933 per imparare la lingua di sua madre, la contessa Dora Strassoldo, e per studiare pianoforte all'Accademia di Musica. La giovane fu immediatamente catturata dal fascino della città. Proprio a Vienna conobbe e si innamorò del barone Alexander Weigelsperg, che proveniva da una famiglia di alti ufficiali imperiali. Subito dopo la maggiore età, sposò Alexander Weigelsperg nel 1936 e si trasferì nel castello di famiglia dei Weigelsperg, nel villaggio di Urschendorf in Bassa Austria. La coppia riuscì a risollevare le sorti della loro tenuta agricola, nonostante lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e l'occupazione. Il racconto senza veli dei primi mesi dell'invasione dell'Armata Rossa e delle sofferenze subite dalla popolazione ampliano l'orizzonte dell'ultima parte del libro, che diventa un documento storico e una testimonianza universale sulle tragedie della guerra.