La Settimana della cultura friulana / Setemane de culture furlane 2024 si svolge da giovedì 9 a domenica 19 maggio.
Questi gli appuntamenti:
- 9 giovedì - ore 18.30
San Giovanni al Natisone | Villa De Brandis, Sala Consiliare Via Roma, 117
Il Cjasâl dai animâi,
traduzione di Luca De Clara dall’originale "La fattoria degli animali" di George Orwell. Con letture dal vivo di Claudio Moretti.
Traduzione di uno dei testi più famosi della letteratura mondiale, Animal farm, come le antiche fiabe di Esopo e di Fedro parla di animali per parlare di umanità; è un romanzo-specchio del nostro tempo, utile per capire le deviazioni ideologiche del Novecento e come denuncia della violenza delle dittature. Con un linguaggio per nulla artificiale Orwell scandaglia i meccanismi che sono alla base della costruzione di un sistema dove il passaggio rivoluzionario può essere solo un pretesto per ritornare a ripetere il peggio, non per migliorare o andare avanti verso la liberazione dell’uomo. Gli animali dello scrittore inglese sono gli strumenti di una parabola che parla di caratteri e valori universali, e che ci permette di ragionare anche sui tempi attuali.
Info: Biblioteca Civica 0432 93 95 90 - biblioteca@comune.sangiovannialnatisone.ud.it
- 10 venerdì 2024 - ore 18.00
Tarcento | Biblioteca Civica “Pierluigi Cappello”
Non sarà l’alba
Presentazione del libro della scrittrice udinese Alessandra Zenarola
Vannina Mavello è un’infanticida. Ha soffocato la figlia appena nata e l’ha infilata in un sacchetto. Vannina Mavello, una giovane donna sola, è crudele, folle o soltanto inconsapevole? A seguire questa torbida vicenda è l’ispettrice Camilla Valdimares, con l’aiuto del collega Adamberti – omaggio al commissario Adamsberg di Fred Vargas – sempre più ruvido, e di un’avvocata solo in apparenza disincantata. Il drammatico passato di Vannina, la madre suicida, un padre poco affidabile e una serie continua di abbandoni, diventa il fragile terreno su cui Camilla cercherà di trovare attenuanti al suo crimine. Tra comunità per ragazze difficili, bar di provincia, personaggi anaffettivi, problematici e bizzarri, si dipana una storia dura e infelice, ma profondamente umana. Nel corso delle indagini l’ispettrice Valdimares conoscerà un uomo che potrebbe mettere in crisi il suo amore per Ferrè, affronterà le nuove minacce del cancro che la tormenta e dovrà arrendersi a una verità che è sempre stata visibile. Anche ai suoi occhi, che cercano sempre di guardare altrove.
Info: 0432 79 14 71 | biblioteca@com-tarcento.regione.fvg.it
Nell’ambito della rassegna “Aspettando la notte dei lettori”
Con il contributo di
#IOSONOFRIULIVENEZIAGIULIA
- 11 sabato 2024 - ore 15.00
Tarcento | Piazza Frangipane / piazza Roma / via Pascoli 25
La cultura friulana a Tarcento
Visita guidata al Palazzo Frangipane, Duomo, Museum (Mostra archeo-geo-naturalistica di Tarcento)
Programma:
ore 15.00 visita a palazzo Frangipane (Mostra – laboratorio dei Mascarars di Tarcint, Museo del gruppo
folcloristico Chino Ermacora)
ore 15.45 visita del Duomo
ore 16.30 visita al Museum (Mostra archeo-geo-
naturalistica di Tarcento)
Info: Nazareno Orsini (Presidente Pro Tarcento) 347 244 16 22 | protarcentoud@libero.it
- 15 mercoledì - ore 18.00
Udine | Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” Sezione Moderna riva Bartolini, 5
Un lucherino in gabbia: padre Collini nella Cina di Mao
di padre Aldo A. Castenetto.
Il volume racconta e descrive la vicenda in Cina di un missionario saveriano originario del Friuli (nello
specifico del Rojale), padre Giovanni Battista Collini.
Il lavoro è frutto di uno studio di ricerca tra le lettere che il missionario inviò ai parenti e cita alcune parti dirette di tali fonti, ma è anche una rielaborazione romanzata che rende la lettura facile, scorrevole e
accattivante, pur mantenendo la sua serietà e aderenza alla realtà.
Nel 2024 ricorrono i 50 anni dalla morte di Padre Collini: la presentazione del libro e dell’autore vogliono valorizzare questa figura locale, sia perché è stato un personaggio illustre del nostro Friuli nel mondo, sia perché manifesta un esempio di santità vissuta nella vita "quotidiana", nel genuino amore per gli altri.
Info 0432 1272 589 - bcusm@comune.udine.it
- 15 mercoledì 2024 - ore 18.00
Manzano | Foledor Boschetti della Torre Via Natisone, 23
Il re delle fate d’autunno
di Claudio Chiaverotti e Pierluigi Porazzi - Ugo Mursia Editore - Moderatore Edi Fabris
Adolescenti, belle e con qualche segreto di troppo: sono le vittime di un serial killer che semina terrore
nello sperduto paesino di Dolcezza, in Friuli, e che si fa chiamare il re delle fate d’autunno. Al caso lavora
l’ispettrice Foscari che, con il suo vice Chiarloni, scava tra le torbide ombre di una provincia solo
all’apparenza tranquilla. Chi è l’assassino? Perché uccide? E ha qualcosa a che fare con l’Ekta, la fabbrica
che tutti in paese detestano e temono?
Info: 0432 93 83 68 | biblioteca@comune.manzano.ud.it
- 16 giovedì - ore 18.00
Udine | Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” Sezione Moderna riva Bartolini, 5
Echi dal cotonificio - Archeologia industriale del Novecento
Inaugurazione dell'esposizione e presentazione del progetto.
Direzione Artistica del Progetto: Silvia Lorusso Del Linz - realizzazione: Le Muse Orfane Aps
I cotonifici, emblema del progresso industriale del Novecento, oggi in stato di abbandono o ristrutturati con diversa destinazione d’uso, costituiscono un baluardo della memoria e dell’operosità del territorio impresso nella popolazione, a cui sono legate le vicissitudini appartenenti a generazioni, luoghi di estrema importanza che, attraverso il processo artistico articolato nel progetto “Echi dal cotonificio” rivivono nelle immagini della mostra fotografica dedicata.
Presentazione del progetto “Echi dal cotonificio - Archeologia industriale del Novecento” a cura della Direttrice Artistica Silvia Lorusso Del Linz in relazione al connubio fra l’intervento artistico e l’approfondimento storico culturale, i cotonifici diventano il centro della narrazione immergendo lo spettatore in una dimensione che solo apparentemente è relegata al passato, come un eco distante che si perde nei ricordi delle persone anziane o nei raccoglitori degli archivi pubblici, ma che torna ad essere viva e presente, palpabile e concreta, in un rinnovato linguaggio artistico. Intervento della Dott.ssa Silvia Corelli sui cotonifici friulani e la loro centralità in merito alla rivoluzione industriale che ha trasformato la nostra regione tra Ottocento e Novecento. Nel corso dell’incontro verrà approfondito lo sviluppo della manifattura cotoniera in Friuli e verrà analizzata la terminologia tecnica utilizzata nella manifattura tessile, per scoprire come funzionavano i macchinari, quali erano i ruoli chiave all’interno di un cotonificio e trasformazione in tessuti pregiati tramite la lavorazione meccanica: fili, navette e telai ci guideranno nella comprensione di un mondo affascinante e complesso.
Parole di cotone scritta ed interpretata dall’attore Francesco Cevaro, che narra la vicenda dello storico Cotonificio udinese, attraverso le tre generazioni di imprenditori che lo hanno guidato. Un viaggio che parte dalla sua fondazione, sul limitare del Comune di Martignacco, all’ dell’ingresso del Veneto, e quindi del Friuli, nel Regno d’Italia, ad opera di un gruppo di capitalisti udinesi, tra i quali spicca Carlo Kechler, fino alla chiusura negli anni Settanta. Inizialmente la manodopera era prevalentemente maschile, per poi lasciare via via spazio sempre più nettamente e quasi esclusivamente a quella femminile.
L'esposizione è visibile dal 16 maggio al 9 giugno 2024
Info 0432 1272 589 - bcusm@comune.udine.it
Con il contributo di
#IOSONOFRIULIVENEZIAGIULIA