In Occasione del Giorno del Ricordo, mercoledì 9 febbraio 2022, alle ore 18.00, in Sala Ajace accesso da piazza Libertà 1 a Udine, per il ciclo dei “Dialoghi in Biblioteca”, sarà presentato il romanzo storico edito da Morganti Editori:
La stanza di Piera
di Stefania Conte
dialoga con l'autrice
prof. Elio Varutti - ANVGD di Udine, con la presenza dell’Assessore regionale alla Cultura Ass. Tiziana Gibelli.
Letture a cura di POLARIS – Amici del libro parlato
Libero Martini nasce ad Albona, paese bagnato dalle acque dell’Adriatico, nel golfo del Quarnero. Nel 1943 ha diciotto anni e vive la Seconda Guerra Mondiale indossando l’uniforme del partigiano. Alla soglia del suo ottantesimo compleanno, nei quaranta giorni che precedono il Natale decide di mettere nero su bianco ciò che anni prima ha vissuto in prima persona. Spinto da incomprensibili suggestioni visive e sonore, colte in prossimità della chiesa di San Giovanni in Tuba a Duino, inizia raccontando di Piera Leoni, un’italiana di Fianona che non sopravvive alle fòibe. Il romanzo si basa su fatti e personaggi reali.
Postfazione di Angelo Floramo.
Stefania Conte è nata a Venezia e da dieci anni vive in Friuli Venezia Giulia.
Dopo gli studi universitari in psicologia clinica si è sempre occupata di editoria,lavorando in veste di editor. Professione che svolge ancor oggi. Ha all’attivo la scrittura di romanzi e svariati racconti per alcune antologie, di vario genere letterario; sempre però il tema fondante di ogni storia è l’uomo, il suo mondo interiore e l’inestinguibile spinta a costruirsi un’identità stabile, mantenendo
la responsabilità etica delle proprie azioni.
Coltiva gli studi in antropologia culturale, storia delle religioni e filosofia.
È curatrice di mostre etnografiche, dedicate a custodire la memoria delle tradizioni folkloriche regionali e le forme dei Mito.
Esordisce con Morganti Editori con il romanzo La gatta che vedeva le streghe (2013), seguito da La gatta che giocava con le farfalle (2014), Il gatto che apriva i cassetti (2014), Le gatte che mangiavano le patatine (2016), Il gatto che leggeva Dickens (2016), Il gatto che danzava con le fate (2017) e La gatta che cacciava i fantasmi (2018) e nel 2021 propone il primo titolo di una trilogia fantasy, intitolato Flo dei folletti. Tutte queste sono opere di narrativa inquadrabili nel realismo magico.
Nel 2015 consegna alle stampe L’ultimo canto del Codirosso, un romanzo storico, in cui i fatti reali e dettagliati riguardanti l’occupazione nazifascista della Carnia nella Seconda Guerra mondiale e i crimini perpetrati nel campo di concentramento di Dachau si mescolano alla creazione letteraria. L’opera diventa oggetto di una trasposizione radiofonica in sette puntate da parte di Radio Rai 1.
Nel 2020 consegna all’editore un secondo romanzo storico, dal titolo La stanza di Piera (2020). Prendendo il testimone lasciato dall’amico scrittore friulano Carlo Sgorlon, che scrisse La foiba grande, l’autrice con obiettività e coraggio racconta nel romanzo il dramma del genocidio delle foibe.