Mercoledì 27 marzo 2024, alle ore 18.00, in Sala Corgnali della Biblioteca Civica "V. Joppi" in riva Bartolini 5 a Udine, per il ciclo dei
Dialoghi in Biblioteca ci sarà la presentazione del romanzo storico edito da Cierre Edizioni:
L'ultima notte del dottor Romani
di Eugenio Manzato, dialoga con l’autore Romano Vecchiet.
«I tempi stavano cambiando, si stava preparando una nuova società in cui il merito personale avrebbe prevalso sui privilegi di nascita, dove le persone come me avrebbero avuto il loro posto e avrebbero portato il loro contributo alla comunità».
Il discorso del conte Paolo Giustiniani induce il fanciullo Antonio Romani, che ama la terra e il lavoro dei campi, ad entrare in collegio per affrontare studi che lo porteranno a diventare medico e ad impegnarsi per migliorare la società secondo principi di libertà e giustizia. Egli riflette sulle vicende dei suoi quarant’anni di vita mentre nelle carceri nuove a Venezia, in quella che sarà la sua ultima notte, attende di essere giustiziato per cospirazione. È il 12 maggio 1797: Antonio ignora che quella sarà anche l’ultima notte della Serenissima. Sfilano nel suo intenso ricordo gli anni della fanciullezza nella campagna trevigiana, quelli del collegio a Venezia, l’amore giovanile per Caterina, il dolore per il tradimento; e poi via via l’impegno nella professione e nella politica. E un nuovo solido amore. Le vicende di Antonio Romani, medico e massone, negli ultimi decenni della Serenissima, da egli stesso rievocate l’ultima notte della sua vita.
Eugenio Manzato, nato e cresciuto a Quinto di Treviso negli anni dopo la guerra, studia al collegio Pio X di Treviso e all’Università di Padova, specializzandosi in storia dell’arte, come allievo di Rodolfo Pallucchini. Dopo un decennio di insegnamento entra per concorso alla direzione dei Musei Civici di Treviso, dove rimane fino al 2001, distinguendosi per l’attività di museologo ma anche con saggi e studi di storia dell’arte. Anche dopo l’uscita dal museo continua l’attività di storico dell’arte, con studi dedicati prevalentemente a Treviso e al suo territorio. Dal 2016, assecondando una vocazione giovanile, si è rivolto alla narrativa, scrivendo racconti e in particolare dedicandosi al ponderoso romanzo storico ambientato negli ultimi decenni della Repubblica di Venezia che ora vede la luce.