Mercoledì 19 giugno 2019, alle ore 18.00, presso la Sala Corgnali della Biblioteca Civica in Riva Bartolini 5 a Udine, verrà presentato per il ciclo “Dialoghi in Biblioteca” il libro:
Giovani e guerra
Una scuola al fronte 1914-1920
di
Paolo Ferrari e
Alessandro Massignani, edito l'anno scorso dall'Associazione Zanon Amico di Udine.
Accanto all'Autore
Paolo Ferrari, dialogherà il prof.
Andrea Zannini, entrambi storici e docenti all'Università di Udine.
Il volume ricostruisce le vicende degli studenti e dei professori del Regio Istituto Tecnico Zanon durante la Prima Guerra Mondiale, quando la grande scuola di Udine svolse la propria attività nella capitale della guerra, sede del Comando supremo e a poche decine di chilometri dal fronte. Attraverso relazioni dei docenti, documenti dell’Istituto, lettere e giornali riemergono così la vita quotidiana, le preoccupazioni, le paure e gli entusiasmi dei giovani e dei loro insegnanti.
Già durante la neutralità coinvolti nella mobilitazione e nella propaganda bellica, dopo il 24 maggio 1915 gli allievi assistettero all’arrivo dei profughi, alla morte dei primi compagni richiamati alle armi, alle incursioni aeree, in una città trasformata dalla presenza massiccia di militari. Studiare e insegnare era sempre più difficile, e la scuola cercò di conservare margini di “normalità” in una situazione tanto eccezionale.
La vicenda della scuola è inserita in quella della “generazione perduta” di tutta Europa, che passò dall’entusiasmo alla disillusione per i miti che intellettuali e scrittori avevano alimentato per un conflitto che avrebbe dovuto essere “igiene del mondo”. Insieme alle voci di alcuni scrittori, il libro presenta la ristampa della pubblicazione che, subito dopo la fine del conflitto, ripropose le biografie degli studenti dello Zanon caduti in guerra, il più giovane dei quali apparteneva all’ultima classe richiamata, quella dei nati nel 1900.
Paolo Ferrari è docente di storia contemporanea all'Università degli studi di Udine dal 2004. Si è occupato di storia dell'industria bellica, delle guerre mondiali e del fascismo. Collabora con diverse riviste e fa parte del comitato scientifico di “Storia militare”. E' stato tra i curatori della mostra a Casa Cavazzini su Tina Modotti.
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