Mercoledì 24 giugno 2015, alle 18.00, per il ciclo dei
“Dialoghi in Biblioteca” organizzati dalla Biblioteca Civica e dall’Assessorato alla Cultura, verrà presentato in collaborazione con la Società Alpina Friulana nella Sala Corgnali della Biblioteca Civica il libro:
Una notte troppo bella per morire di Isabel Suppé
Dialogheranno con l’Autore la giornalista
Melania LunazziAnde Boliviane, gruppo del Condoriri. Una cima di 5.500 metri, l’Ala Izquierda. Siamo nel 2006. Una coppia di scalatori affronta una difficile via di ghiaccio; a soli 50 metri dalla vetta uno schianto improvviso, un chiodo da ghiaccio che esplode. Un pauroso volo di 400 metri. Lui sopravvive solo qualche ora, lei – la spina dorsale, protetta dallo zaino, miracolosamente illesa – ha una gamba spezzata in più punti, ma è viva. Il suo nome è Isabel Suppé, una ragazza di soli 24 anni, di origine tedesca, ma che ha scelto di vivere in Argentina e si dichiara apolide.
Una notte troppo bella per morire è la storia appassionante della sua lotta per la sopravvivenza. Prima trascinandosi per due giorni e due notti lungo il ghiacciaio, tra dolori lancinanti ed allucinazioni. Poi, dopo un avventuroso salvataggio, il lungo calvario di 14 operazioni e la lenta rieducazione, tra cliniche dove si respira l’alito della morte, i ricordi di un’infanzia felice con i nonni alpinisti, la voglia di riprendere ad arrampicare. Una storia appassionante, uno stile di scrittura sobrio e senza retorica, un libro destinato a diventare un classico, come
La morte sospesa di
Simpson, di cui questa sembra essere la versione femminile. L’edizione originale spagnola
Noche estrellada è stata finalista al Premio Desnivel de Literatura e la versione inglese
Starry Night è stata finalista al Boardman Tasker Prize.
Isabel Suppé ha tre amori: le montagne, le parole e il caffelatte. È nomade e vive nella sua tenda nelle montagne del mondo. Parla sei lingue e dice che l’avventura e la scrittura la perseguiteranno.
Programma del mese