Il romanzo veneziano del prof. Paolo Puppa per i Dialoghi in Biblioteca

mercoledì 18 febbraio 2015 ore 18:00 Udine - Biblioteca Civica "V. Joppi" - Sezione Moderna - Sala Corgnali - Riva Bartolini 5
Mercoledì 18 febbraio 2015, alle 18, per il ciclo “Dialoghi in Biblioteca” organizzati dalla Biblioteca Civica e dall’Assessorato alla Cultura sarà presentato in Sala Corgnali della Biblioteca Civica il romanzo edito da Titivillus nel 2014:

Ca’ Foscari dei dolori di Paolo Puppa

Dialoga con l’autore Angela Felice

Ca’ Foscari dei dolori di Paolo Puppa è in primis la storia di un matrimonio sterile e senza amore, cui si cerca di reagire coll’adozione di una fanciulla dall’est, attraverso un iniziale affidamento. Ma l’iniziativa, fortemente voluta dalla donna, e osteggiata dall’uomo, egoista e disincantato, si rovescia nel tragico innamoramento del maschio verso l’adolescente, con conseguente allontanamento dell’elemento perturbatore. Questo nel passato, perché nel presente, l’uomo crede di riconoscere la fanciulla in una prostituta russa che l’irretisce e lo domina eroticamente fin quasi alla follia. La storia si svolge a Venezia e si intreccia col mondo accademico, coi suoi vizi e le sue cortigianerie, entro la crisi generale del Paese. L’uomo infatti è un professore di storia della Repubblica Veneta, ma disperato perché mai giunto alla cattedra sospirata. Questo ritratto di docente, mediocre e patetico, si iscrive nell’incrocio tra una campus story e una ossessione incestuosa.

Paolo Puppa è ordinario di storia del teatro e dello spettacolo alla Facoltà di Lingue e di Letterature dell’Università di Venezia. Ha insegnato e diretto laboratori teatrali in università straniere, come a Londra, Los Angeles, New York, Princeton, Toronto, Middlebury, Budapest, Parigi, Lilles. Oltre a numerosi volumi di storia dello spettacolo e monografie e saggi vari, tra cui studi su Pirandello, Ibsen, Fo, D’Annunzio, Svevo, Rolland, Goldoni (nel 2010 La voce solitaria-storia del monologo in Italia e nel 2011 Racconti del palcoscenico: dal Rinascimento a Gadda), ha all’attivo molti copioni, pubblicati, tradotti e rappresentati anche all’estero. Tra gli altri, La collina di Euridice (premio Pirandello ’96) e Zio mio (premio Bignami-Riccione ’99). Si ricordano Famiglie di notte del 2000 e Venire, a Venezia del 2002. Nel 2006 ha ottenuto il premio come autore dall’Associazione critici di teatro per Parole di Giuda da lui stesso recitato. Nel 2008 ha vinto il premio teatrale Campiglia marittima con Tim e Tom. Nel 2009 sono uscite Lettere impossibili e nel 2012 Le commedie del professore, tra cui l’oratorio Selvaggia, la notte su Emily Dickinson.

La partecipazione è gratuita

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