Frammenti di una vita straordinaria: Elena Raffalovich Comparetti dalle lettere della Joppi

venerdì 10 ottobre 2014 ore 18:00 Udine - Biblioteca Civica "V. Joppi" - Sezione Moderna
Venerdì 10 ottobre 2014 alle 18, nella Sala Cognali della Biblioteca Civica di Udine, per il ciclo “Dialoghi in Biblioteca” organizzato dalla Biblioteca e dall’Assessorato alla Cultura, sarà presentato

Frammenti di una vita straordinaria: Elena Raffalovich Comparetti dalle lettere della Joppi

L’incontro, introdotto da Francesca Tamburlini, prevede l’intervento di Pasquale Briscolini e le letture di Daniela Zorzini

Un piccolo pacchetto di lettere degli anni Settanta dell’Ottocento, conservato nelle raccolte manoscritte della “Joppi”, ha fatto sorgere il desiderio di far conoscere ad un più vasto pubblico la figura di una donna che, oltre ad avere avuto una vita singolare, ha svolto anche un ruolo significativo in campo educativo nell’Italia postunitaria.

Elena Raffalovich, nata a Odessa nel 1842 e cresciuta poi a Parigi, dopo l’incontro con il già famoso grecista e filologo Domenico Comparetti, si trasferisce nel 1863 a Pisa per diventarne la moglie. Di formazione laica, pur essendo di famiglia ebraica, insofferente delle rigide regole sociali e con grandi aspettative per la nuova vita, privata e pubblica, insieme al marito, si scontra quasi subito con la “normalità” dell’epoca che la vorrebbe costretta nel ruolo tradizionale di moglie di un noto professore universitario. La disillusione sul piano personale la induce, pochi anni dopo, a dirottare le sue forze e le sue sostanze alla realizzazione di un progetto educativo rivolto a bambini più bisognosi in età prescolare, che si concretizzerà nell’apertura di un asilo a Venezia, ancora oggi aperto con il nome di “Scuola materna Comunale E. Raffalovich Comparetti”.

Per questa finalità viaggerà molto nelle principali città europee per vedere di persona i giardini d’infanzia, realizzati secondo il metodo ideato dal pedogogista tedesco Friedrich Fröbel, ed entrerà in contatto con il maggior diffusore in quegli anni in Italia del sistema educativo froebeliano, Adolfo Pick, al quale indirizza nei primi anni Settanta una ventina di lettere, normalmente in francese se scritte dall’estero ed in italiano se dall’Italia, conservate nelle raccolte manoscritte della Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi”.
 
Da questi frammenti scritti, oltre che da altre lettere inviate al Comparetti, emerge la figura di questa donna che si sentirà sconfitta poi anche sul piano dell’impegno sociale e si ritirerà dalla vita, rifiutando qualsiasi rapporto sociale e familiare, dedicandosi ad un viaggiare continuo per sfuggire ad una realtà che le appare ormai senza speranze.
Muore nel 1918 a Firenze quasi sconosciuta anche per la sua unica nipote che l’aveva frequentata pochissimo e la ricordava come “donna fragile e pallida, sempre vestita di nero, alla quale avevo sempre dato del lei”, che non parlava mai ma ascoltava, pronunciando solo un “già sibillino”: questa sola nipote Elisa, a distanza di decenni, ritroverà in un baule le lettere della giovane Elena al fidanzato e poi marito Domenico, scoprendo un’altra nonna piena di intelligenza, di entusiasmo, di ideali di libertà “che andava verso la vita quasi danzando”. Nella discendenza di Elena Raffalovich troviamo un’altra figura straordinaria, don Lorenzo Milani Comparetti, di cui è bisnonna.

La partecipazione è gratuita

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