Mercoledì 8 maggio 2024 alle ore 18.00 in Sala Corgnali della Biblioteca Civica "V. Joppi" in riva Bartolini 5 a Udine, per il ciclo di Incontriamoci in Biblioteca ci sarà l'appuntamento:
Felice Momigliano. Un intellettuale "scomodo" nella Udine del Novecento
a cura di Valerio Marchi
Poco prima di morire, a Roma, un secolo fa, il piemontese Felice Momigliano - colto e combattivo insegnante e scrittore - disse: «Ero nato da una generazione che viveva la vita nel ghetto e ho conquistato la libertà dello spirito a prezzo di travagli interni terribili». E fu proprio in nome di quella libertà che divenne un attivissimo esponente del libero pensiero, del modernismo ebraico e del socialismo mazziniano, e che si batté per una scuola veramente laica.
Considerato dalle autorità un soggetto "scomodo", nel 1900 venne assegnato - praticamente in "esilio" - al liceo Stellini a Udine, dove divenne anche direttore pro tempore e sovrintendente dell’Archivio presso la Biblioteca e il Museo civico (dal 1902 al 1908), collaborò con giornali socialisti e democratici e si distinse come efficace oratore. Inizialmente scontento del trasferimento in Friuli, vi rimase tuttavia a lungo, ambientandosi e trascorrendo un periodo assai produttivo.
Lasciarono il segno le polemiche in cui fu coinvolto da parte dei clericali. E lasciò anche il segno, purtroppo, quando morì, un ignobile "necrologio" scritto nel 1924 dal fondatore dell’Università cattolica del Sacro Cuore padre Agostino Gemelli.
Di queste e di altre cose si parlerà, ripercorrendo momenti significativi di un personaggio decisamente interessante.
Nell'ambito di Aspettando... la Notte dei Lettori, con il contributo
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