Venerdì 28 ottobre 2022, alle
ore 18.00, in Sala Corgnali della Biblioteca Civica "V. Joppi" in riva Bartolini 5 a Udine, per il ciclo dei
Dialoghi in Biblioteca, si svolgerà la conferenza:
Due eroi nella Battaglia di Udine del 28 ottobre 1917
Conferenza con Paolo Gaspari e Gianni Oliva
Paolo Gaspari - autore di decine di libri, dopo essersi occupato di storia delle classi agrarie e delle lotte contadine nel primo e secondo dopoguerra nel Nord-Est e nella pianura padano veneta, negli ultimi vent'anni di ricerche negli archivi militari ha portato alla luce i 16'000 memoriali degli ufficiali fornendo una rilettura innovativa di Caporetto e delle battaglie della ritirata all'interno del progetto di ricerca “Rileggiamo la Grande guerra” sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica connesso con il Museo virtuale interattivo della Grande Guerra di Fogliano Redipuglia.
I suoi libri su Caporetto: La bugie di Caporetto, la fine della memoria dannata (2011); La battaglia del Tagliamento. Ragogna, (1998); con P. Pozzato, Generali nella nebbia. Le 36 ore di battaglia della 43^ divisione dal Monte Nero a Caporetto (2007); con G. Cescutti, Generali senza manovra, la battaglia di Pradis di Clauzetto nel racconto degli ufficiali combattenti (2007); La battaglia dei gentiluomini. Pozzuolo e Mortegliano il 30 ottobre 1917(2013); La battaglia dei generali. Codroipo e Flambro il 30 ottobre 1917 (2013); La battaglia dei capitani. Udine 28 ottobre 1917(2014); Rommel a Caporetto, Le gesta degli italiani e dei tedeschi tra il Kolovrat e il Matajur dal 24 al 26 ottobre 1917 (2016); La battaglia di Cividale il 27 ottobre 1917 (2017).
Tra le sua altre pubblicazioni: Storia popolare della società contadina in Friuli. Agricoltura e società rurale dal X al XX secolo (1976); Le lotte del Cormôr. Un garbato sciopero simbolico (1980 e 2003); Terra patrizia. Aristocrazie terriere e società rurale in Veneto e Friuli (1993); Grande Guerra e ribellione contadina I. Possidenti e contadini in Veneto e Friuli (1995); Grande Guerra e ribellione contadina II. Le lotte agrarie in Veneto, Friuli e Pianura Padana (1996); Il sogno friulano di Pasolini. La vera storia dei giorni del Lodo De Gasperi a San Vito al Tagliamento (2008); La fine del mondo contadino in Friuli (2008); Marmolada e Col di Lana nel primo anno di guerra (2009); con P. Pozzato, Non solo Rommel, anche Rango (2010); con P. Pozzato, I generali italiani della grande guerra, atlante biografico, vol. I, A-B (2011); Il senso della patria nella Grande Guerra 2014); con G. Bollini, M. Pascoli, P. Pozzato, La grande guerra italiana le battaglie (2015); con A. Gradenigo, Accanto agli eroi, il diario della duchessa d’Aosta, vol. I, 1915-1916 (2016); Preti in battaglia. Tra apostolato e amor di patria i cappellani militari decorati, vol. I, 1915-1916, Udine (2017).
Gianni Oliva - nato a Torino, ha trascorso infanzia e adolescenza a Coazze in Val Sangone, un territorio che in quegli anni conservava ancora solide tradizioni contadine e, insieme, era ricco di memorie di guerra e di racconti partigiani. Si laurea con Alessandro Galante Garrone, un maestro di ricerca storica, ma anche di rigore civile e di onestà intellettuale. Ha insegnato italiano, latino, storia e filosofia nei licei per poi diventare preside.
Storico e giornalista, ha iniziato a pubblicare alla fine degli anni Settanta con alcuni saggi in Annales historiques de la Revolution francaise, Rivista Storica Italiana, Rivista di storia contemporanea, Belfagor. Il suo primo libro è stato Esercito, Paese e movimento operaio, edito Franco Angeli, della collana dell'Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione d'Italia. Da allora ha pubblicato una quarantina di libri su quattro diverse direttrici di ricerca: storia del 1943-45, storia dell'esercito, storia dei Savoia, storia del Piemonte. Si sforza di scrivere libri “leggibili”: non i saggi per addetti ai lavori ma saggi fruibili, dove il rigore scientifico si intreccia con la chiarezza divulgativa. In campo giornalistico ha collaborato nel corso degli anni con la Gazzetta del popolo, La Stampa, Il Fatto quotidiano, Il Piccolo, Panorama.