Dialoghi in biblioteca
Tra il bufalo e la locomotiva. Il mito di Buffalo Bill a cent'anni dalla morte

martedì 10 gennaio 2017 ore 18:00 Udine - Biblioteca Civica "V. Joppi" - Sezione Moderna - Sala Corgnali - Riva Bartolini 5
Martedì 10 gennaio 2017 alle 18.00, per il ciclo dei “Dialoghi in Biblioteca”  organizzati dalla Biblioteca Civica e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Udine, in collaborazione con l’Associazione storica “Stradalta”:

Tra il bufalo e la locomotiva. Il mito di Buffalo Bill a cent'anni dalla morte

Conferenza di Valerio Marchi
Letture di Alessandra Pergolese

Dietro al leggendario pseudonimo di Buffalo Bill c’è il colonnello americano William Frederick Cody (1846-1917): Rider del Pony Express e scout sia di carovane sia dell’esercito americano, fu anche guerrigliero, predone e spia, ma divenne popolare soprattutto come sterminatore di bisonti per sfamare gli operai che lavoravano alla ferrovia dal Kansas al Pacifico. Eroe nella Guerra civile americana, esploratore del tenente colonnello Custer nel 7° Cavalleria, Medaglia d’onore del Congresso e deputato del Nebraska, accumulò una fama oscillante tra verità storica e mito.
Dopo aver impersonato se stesso in teatro per undici anni, dal 1883 divenne protagonista del Wild West Show, il cui impatto sul pubblico, preparato da un sapiente e capillare uso degli strumenti mediatici dell’epoca, segnò in modo decisivo l’immagine dell’Ovest americano che in seguito soprattutto il cinema e i fumetti avrebbero consacrato nella rappresentazione dell’epopea western.
E con il Wild West Show Buffalo Bill venne in Europa tre volte; in Italia due volte, nel 1890 e nel 1906, in questa seconda occasione anche a Udine, sessantenne: le cronache del tempo ricordano che era un’autorità in declino, poiché già s’intravedevano sia il crepuscolo di un’epoca straordinaria, oramai ridotta a spettacolo, sia il graduale declino di una stella mediatica internazionale ante-litteram, vittima del proprio personaggio (come ha magistralmente espresso Francesco De Gregori nella canzone dedicatagli esattamente quarant’anni fa, da un verso della quale è stato tratto il titolo di questo incontro). Eppure, il grande entusiasmo delle folle non mancò mai, e tuttora quest’uomo dalle tante sfaccettature è una delle figure più celebrate e controverse della storia americana.
A cento anni dalla morte, un ricordo e una rivisitazione di questa storia-leggenda (per ragazzi e per ragazzi cresciuti, ovvero adulti sempre curiosi), può essere un’occasione interessante e gradevole.

Valerio Marchi è nato a Roma nel 1960 e dall'inizio degli anni Ottanta risiede a Udine, dove insegna in un liceo scientifico.
Si occupa principalmente di studi biblici, studi storici e poesia, pubblicando numerosi libri, molti dei quali presentati nella Biblioteca “Joppi”.
Nel 1984 si è laureato in Giurisprudenza con il prof. Giorgio Conetti presso l'Università degli studi di Trieste e sempre nella stessa Università si è laureato nel 1993 in Storia con il prof. Giovanni Miccoli discutendo una tesi in Storia della Chiesa.
Nel 2009, con la tesi dal titolo «Tempo bello per gli ebrei». Stampa cattolica udinese e questione ebraica (1880-1914) ha conseguito il Dottorato di ricerca in "Storia: culture e strutture delle aree di frontiera" presso l'Università degli Studi di Udine, all'interno della quale ha poi continuato la sua attività di ricerca.

Programma del mese