Martedì 14 marzo 2017, alle 18.00, presso Sala Corgnali della Biblioteca Civica, per il ciclo “
Dialoghi in Biblioteca”, organizzati dall’Assessorato alla Cultura e dalla Biblioteca Civica, sarà organizzato l’incontro:
Alla scoperta di Eugenio Checchi (1838-1932). Un critico teatrale dimenticato dalle carte della Biblioteca “Joppi”.
Intervengono
Paolo Puppa, professore emerito all’Università Ca’ Foscari di Venezia, e
Angela Felice, studiosa di teatro.
Eugenio Checchi, nacque a Livorno nel 1838. Nel 1866, a ventisette anni, Checchi partecipò alla terza guerra d'indipendenza come volontario nelle truppe di Garibaldi. Ferito nei combattimenti, rimase invalido per il resto della vita. Durante la convalescenza scrisse la sua opera più nota
Memorie di un garibaldino che pubblicò a puntate, nel medesimo anno, sulle pagine del quotidiano torinese “Gazzetta del Popolo” e successivamente, nella versione definitiva, in un volume del 1903.
Dal 1887 al 1914, quando si ritirò in pensione, insegnò lettere negli istituti romani “Metastasio” e “Leonardo da Vinci”. Oltre all'insegnamento, si occupò di critica teatrale per il quotidiano “Il Giornale d’Italia”, firmandosi con lo pseudonimo di Tom. Collaborò anche con il quotidiano “Il Fanfulla” di cui fu direttore dell'edizione domenicale. Scrisse anche racconti, novelle, biografie e saggi di critica e di storia. A
Checchi si devono inoltre una monografia su
Gioachino Rossini e la prefazione ad un epistolario di
Gaetano Donizetti. Morì a Roma, a novantatré anni, nel 1932.
La Biblioteca Civica “Joppi” conserva dal 2010 l’archivio di
Eugenio Checchi riordinato dal figlio Leopoldo, e donato dalla cividalese Lia Bront. L’archivio, ricco di carte manoscritte e di articoli di critica teatrale, nonché di una ricca sezione fotografica, e oggi interamente catalogato, è particolarmente importante per tracciare la storia del teatro italiano tra Otto e Novecento seguendo il percorso di uno tra critici più noti e apprezzati del tempo.
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