Dialoghi in Biblioteca

mercoledì 9 gennaiio 2013 ore 18.00 Udine - Biblioteca Civica "V. Joppi" - Sezione Moderna - Sala Corgnali

Destinatari

Mercoledì 9 gennaio 2013, alle 18.00, per il ciclo “Dialoghi in Biblioteca” organizzati dalla Biblioteca Civica Joppi e dall’Assessorato alla Cultura, sarà presentato nella Sala Corgnali della Biblioteca Civica il romanzo

Il tempo oscuro della vendetta ovvero Le armi dei nobili e del popolo nel Friuli del secolo XVI

di Silvia Poli di Spilimbergo.
Il volume, edito da Campanotto nel 2011, si avvale di una traduzione in friulano di Massimo Govetto.
La presentazione è affidata ad Aldevis Tibaldi, cultore di storia friulana.

Un’opera unica e originale, oltre che di piacevole lettura, per aver presentato attraverso una sessantina di lettere (alcune autentiche ed altre ricostruite grazie alla competenza filologica della scrittrice) i fatti  dell’anno 1511 come in presa diretta e dai vari punti di vista dei mittenti, tutti appartenenti alla famiglia dei Signori di Spilimbergo. Una terra, il Friuli del tempo, divisa in fazioni in continua lotta tra loro, e in perenne scontro tra le faide dei Zamberlani filo-veneti e degli Strumieri filo-imperiali. “Un filo rosso attraversa quelle crudeli giornate – scrive Gianni Colledani nella presentazione – un binomio inseparabile per i tempi: onore e vendetta, caratteristica di un mondo ancora legato a schemi arcaici e quasi tribali.”

Silvia Poli di Spilimbergo discendente diretta dei Nobili Signori di Spilimbergo, protagonisti dei fatti narrati, ha insegnato Italiano e Storia nelle Scuole Superiori. È stata esercitatrice presso la Cattedra di Filologia Medievale e Umanistica nella Facoltà di Lettere dell’Università di Padova. Sposata, ha tre figli e vive tra Pordenone e Spilimbergo.

Massimo Govetto è poeta e scrittore in lingua friulana ed italiana. Ha pubblicato con la casa editrice Campanotto le raccolte di poesie Jerimo no’, Platimi, Voi di Lùsigne. Poeta nell’accezione più rilkiana che ama dare di se stesso, quella più inespugnabile e tormentosa, la sua traduzione in lenghe è la più adatta a sondare dall’interno i violenti umori di quei giorni truci presentati nel romanzo.