Mercoledì 31 ottobre 2012 alle 18, nella Sala Corgnali della Biblioteca Civica, per il ciclo dei “Dialoghi in Biblioteca” organizzati dalla Biblioteca “Joppi” e dall’Assessorato alla Cultura, sarà presentato il libro
Porzûs. Due volti della Resistenza di Marco Cesselli
Ristampato in edizione integrale nel 2012 a Udine da Aviani & Aviani editori.
La presentazione dell’opera è affidata a Paolo Strazzolini (Università di Udine).
Il 7 febbraio 1945 due formazioni di GAP garibaldini del Friuli, dipendenti da uno stesso Comando, quasi nelle stesse ore furono protagoniste di due ben diverse azioni di guerra: mentre a Udine 21 gappisti attaccavano audacemente le locali carceri e ne sgominavano, senza subire perdite, il munito presidio liberando così tutti i prigionieri politici ivi rinchiusi, a poco più di 20 chilometri a nord e precisamente nelle malghe di Porzûs tra Faedis e Attimis, un distaccamento gappista di 100 uomini catturava un intero Comando delle Divisioni Osoppo (formazioni partigiane facenti capo alla Democrazia Cristiana e al Partito d’Azione) e lo passava per le armi sotto l’accusa di attesismo e intesa col nemico. Diciassette gli osovani uccisi “da mano fraterna nemica”: due gli scampati.
Viene qui ricostruita la storia di questo episodio, fra i più amari della Guerra di Liberazione ma assai illuminante per capire quali furono gli aspetti più contraddittori e drammatici della nostra Resistenza.
Marco Cesselli (Codroipo 1917 - ivi 1997) si laureò in Economia e Commercio a Venezia nel 1940 e fu allievo del grande storico dell’economia Gino Luzzatto. Prese parte alla Seconda guerra mondiale come Sottotenente dell’Esercito e fu mobilitato in Jugoslavia. Dopo l’8 settembre 1943 si collegò ai gruppi clandestini del Partito d’Azione del Friuli e raggiunse le brigate “Osoppo” di montagna, delle quali fece parte con il grado di Delegato politico per alcune settimane. Uscito da quel Comando di cui non condivideva più l’orientamento politico, si trasferì a Udine e poi a Venezia per continuare la lotta clandestina in seno al CNL del Veneto. Nel dopoguerra ha continuato la sua battaglia ideale antifascista compiendo studi e ricerche storiche sulla Resistenza friulana, tra cui l’opera che viene presentata alla “Joppi”, edita la prima volta nel 1975.