
Mercoledì 16 maggio alle ore 18.00, per il ciclo “Dialoghi in Biblioteca”, organizzati dalla Biblioteca Civica “V. Joppi” e dall’Assessorato alla Cultura in Sala Corgnali, verrà presentato dal prof. Angelo Floramo il libro "Tito Zaniboni e il complotto friulano per uccidere Mussolini", di Dino Barattin, edito l’anno scorso da Libraria di San Daniele del Friuli.
Il 4 novembre 1925 un uomo vestito con la divisa da maggiore degli alpini prende possesso della stanza numero 90 dell’Hotel Dragoni di Roma. Con lui c’è il suo giovane segretario. Aspettano che Benito Mussolini, Presidente del Consiglio e duce del fascismo, si affacci da Palazzo Chigi per salutare il corteo di ex combattenti che si sta dirigendo verso l’Altare della Patria. Il loro intento è quello di attentare con un fucile di precisione alla vita del responsabile principale del rapimento e dell’uccisione dell’onorevole Matteotti e della soppressione delle libertà in Italia. La polizia irrompe nella camera e arresta le due persone: il maggiore è l’ex deputato socialista Tito Zaniboni, il giovane è Carlo Quaglia, un redattore del quotidiano «Il Popolo». Ma quest’ultimo ha già tradito informando per tempo le forze dell’ordine degli intenti tirannicidi dell’antifascista.
La storia ha inizio a Buja, in Friuli, dove Zaniboni, dopo aver cercato appoggi dappertutto per attuare un piano che sconfiggesse il fascismo, trova in un nucleo di risoluti oppositori al regime che rimarranno gli unici a fornirgli appoggi e solidarietà, assecondandolo nello scopo: quello di cambiare con un colpo di fucile la storia d’Italia. Le fasi del complotto sono seguite dalla polizia politica, imprudenze e ingenuità dei cospiratori faranno sì che il fascismo lo piloterà per restringere ulteriormente le libertà politiche. Zaniboni, il generale Capello e i cospiratori friulani pagheranno a duro prezzo la loro opposizione ad un regime che stava imprimendo la sua svolta totalitaria.
Dino Barattin, funzionario regionale e già direttore della Biblioteca Guarneriana di San Daniele, ha al suo attivo ricerche sul Risorgimento friulano e in particolare sulla figura di Antonio Andreuzzi e i moti di Navarons.