La Sezione Manoscritti e Rari organizza un ciclo di incontri dal titolo
Alla scoperta della Joppi con cadenza mensile per far conoscere testi e documenti poco o scarsamente conosciuti ma di gran valore ed importanza, conservati nelle antiche raccolte.
Giovedì 14 dicembre 2017 alle ore 18.00 in Sala Corgnali
ALLA SCOPERTA DI ARTURO ZARDINI
L'eredità immortale di un musicista friulano
Intervengono Franco Colussi (Presidente USCI FVG) e Giuliano Rui
Introduce Francesca Tamburlini.
In collaborazione con USCI FVG
Circa cento anni fa il poeta e musicista Arturo Zardini (Pontebba 1869 - Udine 1923) scrisse i versi e la musica di
Stelutis alpinis: non poteva certo immaginare che questo sarebbe diventato uno dei canti in lingua friulana più noti, eseguiti e incisi nel mondo, quasi un simbolo e una bandiera musicale del Friuli stesso. Ma la figura e l’opera di Zardini, straordinario interprete dello spirito musicale popolare, vanno ben oltre questo canto suggestivo e meritano di essere meglio conosciute e apprezzate. Proprio per approfondire la sua preziosa eredità, nel corso della serata verranno ripercorsi i momenti salienti della sua esistenza, sarà indagata la produzione musicale e poetica giunta a noi principalmente grazie alle edizioni a stampa postume e a pochi manoscritti (alcuni suoi autografi sono conservati nelle raccolte della Joppi), ricordato il suo appassionato proselitismo musicale che lo spinse, particolarmente negli ultimi anni di vita, a diffondere in diversi centri del Friuli, insieme al ricostituito Coro di Pontebba, anziché il lamento per le distruzioni provocate dalla guerra, come pure sarebbe stato lecito attendersi, un messaggio di fiducia e di speranza. Non mancherà naturalmente una riflessione sulla multiforme ricezione nel tempo delle sue composizioni musicali.
Franco Colussi, accanto all'insegnamento, ha sempre coltivato la passione per la ricerca finalizzata a ricostruire le vicende di antiche istituzioni musicali e a recuperare il patrimonio musicale friulano e veneto riproponendolo in edizioni critiche moderne. Insegnante nelle scuole superiori, è stato per diversi anni docente a contratto di Interpretazione delle fonti musicali presso l’Università degli Studi di Udine, di Paleografia musicale presso l’Università di Padova, di Filologia musicale e di Elementi di teoria e storia della notazione musicale al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste. Tra le sue pubblicazioni: Arturo Zardini. Un salut ‘e Furlanie (1997), Opera omnia in cinque volumi di Alessandro Orologio (1992-2001), l’edizione critica del Secondo libro de madrigali a sei voci di Andrea Gabrieli (2001) e Lettere musicali di Giovanni Battista Candotti (2014).
Giuliano Rui, nipote di Arturo Zardini, è autore del volume dedicato al nonno Zardini Arturo: soldato, musicista, poeta edito nel 2003 anche nella traduzione in friulano Turo Zardini: soldat, musicist, poete (tradotto da Mario Faleschini).
Ha curato inoltre le pubblicazioni Pontebba: mille anni di una cronaca (2005) e Frammenti di storia: la grande guerra nelle valli del Fella dai diari dei sacerdoti e militari (in collaborazione con Davide Tonazzi) nel 2007.
La partecipazione è libera e gratuita.
Nell'atrio di Palazzo Bartolini, sede storica della Biblioteca in piazza Marconi 8, è stata allestita una mostra su Arturo Zardini, a cura di Giuliano Rui e Francesca Tamburlini, che rimarrà aperta fino al 2 marzo 2018.