... dai libri viventi della Biblioteca delle vite in cammino.
Piscine Molitor Patel è indiano, ha sedici anni, è affascinato da tutte le religioni, e porta il nome di una piscina. Nome non facile che dà adito a stupidi scherzi e giochi di parole.
Fino al giorno in cui decide di essere per tutti solo e soltanto Pi.
Durante il viaggio che lo deve condurre in Canada con la sua famiglia e gli animali dello zoo che il padre dirige, la nave mercantile fa naufragio.
Pi si ritrova su una scialuppa, alla deriva nell'Oceano Pacifico, in compagnia soltanto di quattro animali.
Tempo pochi giorni e della zebra ferita, dell'orango del Borneo e della iena isterica non resta che qualche osso cotto dal sole. A farne piazza pulita è stato Richard Parker, la tigre del Bengala con cui Pi è ora costretto a dividere quei pochi metri.
Contro ogni logica, il ragazzo decide di ammaestrarla.
La loro sfida è la sopravvivenza, nonostante la sete, la fame, gli squali, la furia del mare e il sale che corrode la pelle.
Il loro è un viaggio straordinario, ispirato e terribile, ironico e violento, che ci porta molto più lontano di quanto avessimo mai potuto immaginare.
A scoprire che la stessa storia può essere mille altre storie. E che riaccende la nostra fede nella magia e nel potere delle parole
"C'erano tanti cieli. Il cielo invaso da grandi nuvole bianche, dalla base piatta ma tondeggianti e gonfie in cima. Il cielo assolutamente limpido, di un blu da sconvolgere i sensi. Il cielo come una pesante coltre grigia, soffocante e senza promessa di pioggia. Il cielo velato da un sottile strato biancastro. Il cielo punteggiato di soffici nubi... C'erano tanti mari. Il mare che ruggiva come una tigre. Il mare che sussurrava alle orecchie come un amico che mi confidasse i suoi segreti. Il mare che tintinnava come monetine in tasca..."
Questo romanzo riaccenderà la vostra fede nella magia e nel potere delle storie.
The New York Times
Un personaggio fantastico, una storia profonda e intima. Una strana solitudine e un finale da scegliere.
Paolo