... dai libri viventi della Biblioteca delle vite in cammino.
È mezzanotte. Leila, giovane marocchina cresciuta in Francia, sta
dormendo nella piccola stanza che condivide con i fratelli, quando la
madre la sveglia. Le ordina di mettersi il vestito più bello e di
preparare il tè per l’uomo seduto sul divano della sala: lo deve
accogliere come se fosse un re. Leila non lo conosce, eppure tra pochi
giorni quell’uomo diventerà suo marito. Così ha deciso suo padre, e lei,
addestrata all’obbedienza e alla sottomissione, non si oppone. Poche
settimane dopo tutto è pronto: “l’affare” è stato concluso. Bella come
una principessa, Leila, in caftano bianco, è costretta a sposarsi e a
offrire il suo corpo a Mussa. È l’inizio di un incubo. Per il marito lei
vale meno di una schiava. Le umiliazioni sono costanti. Le violenze
quotidiane. Le botte all’ordine del giorno. Per tre volte Leila tenta il
suicidio. Poi la nascita del figlio Ryad le dà la forza di ribellarsi e
sfidare la tradizione. A costo di essere ripudiata dalla sua famiglia,
Leila chiede il divorzio. Ora racconta al mondo la sua storia. A rischio
della vita.
