Nacque 180 anni fa ed è stato uno scrittore, drammaturgo e senatore italiano ed esponente massimo della corrente letteraria del Verismo. Dopo i primi romanzi, da Catania si trasferì a Firenze e poi a Milano, dove si accostò all'ambiente della scapigliatura e strinse la sua amicizia con Capuana. Al Verismo, Verga approdò però con i racconti di vita siciliana, primo di tutti Nedda
(1874), e poi con raccolte di novelle, la più importante delle quali,
Vita dei campi (1880), contiene
Cavalleria rusticana, La lupa, Rosso Malpelo. Nel 1881 uscirono
I Malavoglia, capolavoro del Verismo, ispirato ai naturalisti francesi. Doveva far parte di un vasto programma di un ciclo che avrebbe dovuto intitolarsi
I vinti, fu portato avanti soltanto con
Mastro don Gesualdo (1889).
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