Compositore, direttore d’orchestra e pianista, Benjamin Britten nacque a Lowestoft, nel Suffolk (Inghilterra). Inizio a comporre sin dall’età di 5 anni, nel frattempo si dedicò allo studio del pianoforte e della viola. Dopo l’iscrizione alla Gresham’s School di Holt, frequenta le lezioni di composizione di Frank Bridge e di pianoforte da H. Samuel a Londra. Ben presto si dedica allo studio e all’analisi dei compositori quali Bartok e la scuola di Schönberg. Dopo le prime composizioni, tra il 1935 e il 1939 si dedica al cinema: scrive ben 19 documentari e lungometraggi. L’amicizia con il poeta Auden porta alla produzione di lavori teatrali che si rifanno ad aspetti sociali, politici e talvolta ironici, oltre a lavori vari per la radio. Poi la sua collaborazione avviene anche con Isherwood, Priestley e Montagu Slater. Con la seconda guerra mondiale Britten si sposta a New York dove si dedica quasi esclusivamente alla composizione (Sinfonia da Requiem, quartetti). Nel 1942 ritorna in Inghilterra: crea il suo primo lavoro operistico, “Peter Grimes”. Da qui in poi la sua carriera musicale cresce sempre più. Britten diventa in breve tempo il faro, il punto di riferimento dei compositori moderni. Altre sue opere importanti: Il ratto di Lucrezia, Albert Herring, Beggar’s Opera e molti altri. Il fatto più sintomatico del compositore inglese fu quello di scrivere musica per determinati ambienti culturali, dedicandosi anche all’aspetto non specialistico, perciò per un pubblico meno preparato e meno addentro nel settore musicale.
“Nella sua densa carriera artistica Britten si era sempre preoccupato di riuscire utile alla collettività, rifiutando di chiudersi sdegnosamente in una torre d’avorio. La musica rappresenta dunque per lui un servizio sociale e deve rifiutare qualsiasi arida sperimentazione fine a se stessa. Questo atteggiamento spiega anche la sua attività poliedrica e instancabile di direttore d’orchestra, pianista accompagnatore ed organizzatore”.Edward Neill
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