Martedì 23 ottobre 2018, alle ore 17.00, presso la Biblioteca Quartiere “Udine Sud” di via Pradamano 21
alle ore 17.00
si terrà l'incontro:
Satori in Tangeri. La beat generation in Marocco: Ginsberg, Burroughs, Kerouac.
a cura di Time for Africa
Negli anni ’50 del Novecento Tangeri è stata un vero e proprio crocevia della letteratura “maledetta” a livello mondiale una fucina di creatività con pochi paragoni al mondo. Soprattutto per gli scrittori della Beat generation si trattò di un vero e proprio paradiso “artificiale”. Quegli scrittori fecero germinare anche la letteratura marocchina contemporanea perché attraverso di loro poterono emergere scrittori come Mohammed Mrabet, Larbi Iayachi e Mohamed Choukri.La rassegna di incontri che viene proposta ha lo scopo di avvicinare alle letterature dell’Africa e degli “Altri mondi” i lettori curiosi ma si rivolge anche a chi non ne ha mai sentito parlare. Sembrerà strano ma ancora oggi nella cosiddetta società dell’informazione globalizzata ci sono molte persone, giovani e no, nel nostro paese, che chiedono: “Ma l’Africa ha una sua letteratura?” Non sembri un’esagerazione ma in realtà basta guardare quante volte i nostri mezzi d’informazione fanno riferimento alla cultura, all’arte, al cinema africana. Quell’universo di culture è quasi del tutto ignorato dai nostri media.
Solo una ristretta minoranza di lettori si avvicina a quel ricchissimo patrimonio letterario rimanendo spaesati e senza sapersi orientare. Le proposte che seguono e che sono da intendersi semplicemente come suggerimenti per una serie di conversazioni, vogliono esplorare le convergenze possibili tra la nostra cultura letteraria e quelle dell’Africa. Senza pretese di completezza si è cercato dunque di affiancare autori occidentali e africani che in comune hanno le medesime questioni trattate, gli stessi argomenti ma dalle rispettive diverse prospettive. Con quali occhi abbiamo guardato e guardiamo il continente africano? E da quali occhi siamo guardati?
Ogni incontro, in linea generale, prevede una prima parte nella quale si presentano brevemente gli autori e si introduce l’argomento in questione, alcune letture dai testi scelti e poi una seconda parte con l’intervento di giovani migranti africani che raccontano della loro esperienza nel nostro paese e in particolare in Friuli. Tutto questo non solo attraverso la letteratura che più amano, ma anche attraverso la musica, l’arte e la poesia che conoscono e che realmente portano nei loro cuori. Sarà possibile così intraprendere quel percorso virtuoso che supera il pregiudizio e i tanti stereotipi che non ci permettono di intuire l’immenso, prezioso tesoro culturale che ci viene donato quotidianamente di cui spesso nemmeno ci accorgiamo o rifiutiamo con sdegno.