Giovedì 26 ottobre 2017, alle ore 18.00, in Sala Corgnali della Biblioteca Civica "V. Joppi", per il ciclo
Alla scoperta della Joppi , il prof.
Rienzo Pellegrini, docente di lingua e letteratura friulana all'Università degli studi di Trieste, terrà una conferenza dal titolo:
Le carte friulane di Pier Paolo Pasolini alla Joppi
Introducono Romano Vecchiet (Direttore della Biblioteca Civica) e Giuliana Cumini (donatrice del fondo pasoliniano alla "Joppi").
Dattiloscritti, disegni, manoscritti in prosa e poesia, testi in lingua italiana e friulana, fotografie: materiale in gran parte inedito del grande scrittore e poeta Pier Paolo Pasolini entrato da questo mese di ottobre 2017 a far parte del patrimonio della Biblioteca Civica di Udine “Vincenzo Joppi” grazie alla donazione della professoressa cividalese Giuliana Cumini, che a Pasolini ha dedicato la sua testi di laurea nel 1975, e grazie all'impegno del direttore della struttura, Romano Vecchiet.
La professoressa Cumini ha infatti espresso la volontà di lasciare le sue carte alla Biblioteca, perché venissero conservate e studiate, ritenendo la struttura udinese l’istituto bibliotecario più adatto a conservare e valorizzare l’insieme di questa ricca e originale documentazione.
Il fondo è stato liberamente donato alla professoressa da una zia di Pier Paolo Pasolini, Giannina Colussi, abitante a Casarsa, in occasione proprio delle sue visite di cortesia successive alla stesura della sua tesi di laurea e poco dopo la morte del poeta, nel novembre 1975.
« Con questa donazione, la biblioteca di Udine si arricchisce di documenti preziosissimi e autentici risalenti agli anni '40, alcuni dei quali inediti, dell'opera poetica di Pasolini, assieme a documenti personali e interventi in quotidiani vari del poeta – spiega il sindaco di Udine, Furio Honsell. Sono documenti importanti non solo per la figura del loro autore, ma anche per la ricostruzione filologica della genesi di alcune poesie. In particolare rivolgo un plauso al responsabile della Biblioteca Romano Vecchiet che è riuscito a far sì che i documenti non si disperdessero arricchendo invece il prestigio della nostra Biblioteca, e ovviamente un grazie alla professoressa Cumini che ha voluto lasciare questi preziosi documenti alla nostra biblioteca, che diventa così non solo un punto culturale, ma un centro di conservazione di opere documentarie di grande rilievo».
Nel dettaglio, il fondo è composto da una cartella contrassegnata dall’indicazione ''Bologna MCMXLI / P.P. Pasolini / Poesie / (per i Prelittoriali di Poesia)'', un gruppo di fogli sparsi dattiloscritti contenenti componimenti vari e una lettera per un totale di 17 facciate circa, un secondo gruppo di dattiloscritti parte di una piccola raccolta organica che alternano testi in lingua friulana con testi in lingua italiana, disegni ad inchiostro e schizzi, un gruppo di fogli manoscritti in prosa e in versi del 1941, un gruppo di fogli manoscritti con titolazione ma privi di datazione comprendenti poesie in friulano e in italiano, e un gruppo di fogli sparsi ancora da esaminare.
Assieme a tutto questo, la professoressa Cumini ha donato alla Biblioteca Civica anche un insieme di otto fotografie di e su Pier Paolo Pasolini e riviste varie uscite in occasione della sua morte.
Si tratta di materiali di assoluto valore culturale in gran parte inediti, che testimoniano la precocità dell’attività poetica di uno tra i più illustri intellettuali del Novecento, e attestano la grande sensibilità di Pasolini verso la lingua friulana.
Il materiale donato sarà custodito e debitamente conservato, catalogato e messo a disposizione di studiosi e studenti per ricerche e tesi di laurea, indicando l’origine dei testi utilizzati e la fonte.
Già ultimata la digitalizzazione, in tempi brevi si procederà all’inventariazione e alla successiva catalogazione del materiale documentario, che sarà valorizzato favorendo lo studio del fondo da parte di ricercatori e studiosi, promuovendo la stesura di saggi e tesi di laurea.
Rienzo Pellegrini insegna lingua e letteratura friulana all’Università degli Studi di Trieste.
Si è dedicato principalmente allo studio degli usi scritti del friulano dalle origini ai giorni nostri. Tra i suoi numerosi lavori si ricordano:
Aspetti e problemi della letteratura friulana nel secondo dopoguerra (Udine, Grillo, 1981),
Tra lingua e letteratura. Per una storia degli usi scritti del friulano (Udine, Casamassima, l987),
Ancora tra lingua e letteratura: saggi sparsi sulla storia degli usi scritti del friulano (Cercivento, CjargneCulture, 2003),
Lettere garibaldine di Riccardo Luzzatto, (Udine, Olmis, 2004).
Ha curato il volume intitolato
Un “canzoniere” friulano del primo Cinquecento (Udine, Società filologica friulana, 1984), la scelta antologica
Versi e prose di Ermes di Colloredo (Udine, Arti Grafiche Friulane, 1994),
Un picel mac. Poesie e prose friulane disperse di Giuseppe Malattia della Vallata (Comune di Maniago, 1997) e
Versi di Girolamo Biancone (Udine, Forum, 2000).
La partecipazione è libera e gratuita.