Mercoledì 13 febbraio 2019, alle ore 18.00, per il ciclo “Dialoghi in Biblioteca” e in collaborazione con l’Associazione dei Toscani in FVG, sarà presentato presso Sala Corgnali della Biblioteca Civica di Udine il libro:
Fiume città di passione
di
Raoul Pupo
edito l'anno scorso da Laterza
Introducono l'autore il prof.
Angelo Floramo e il giornalista
Paolo Medeossi.
«Città di passione»: con queste parole
Gabriele D’Annunzio battezza Fiume nel primo dopoguerra, imponendola all’attenzione internazionale assieme al mito della ‘vittoria mutilata’. Altre e più tragiche passioni si scatenano nel secondo dopoguerra. Questa volta nel silenzio e nella distrazione della patria ferita, molti dei fiumani devono prendere la via dell’esilio. Il guscio della città però rimane in piedi e Fiume condivide il suo destino con le altre ‘città cambiate’, Salonicco, Smirne, Königsberg: le città poste lungo quei confini attorno ai quali si sono accesi i maggiori conflitti europei del XX secolo. Parlare di Fiume vuol dire tuffarsi nel vortice della ‘grande semplificazione’ che ha travolto l’Europa centro-orientale. Vuol dire anche parlare delle storie accadute tra le pieghe di quelle più appariscenti: accanto alla vicenda di un fiero municipalismo che cerca di resistere al trionfo degli stati-nazione, c’è la storia di una grande illusione. Quella di un piccolo nucleo di operai e intellettuali italiani che, in epoca di guerra fredda, lasciano la madrepatria per edificare il socialismo in una Fiume diventata jugoslava. Ma non vi è lieto fine.
Raoul Pupo, raccontandoci la storia di una città-simbolo del ’900, ci accompagna attraverso le inquiete transizioni europee del secolo scorso.
Raoul Pupo è professore ordinario di storia contemporanea all'Università degli studi di Trieste ed è uno dei massimi conoscitori, a livello internazionale, del fenomeno delle foibe e dell’esodo Giuliano Dalmata. E' stato componente delle Commissioni storico-culturali italo-slovena e italo-croata, nonché del comitato scientifico dell’Istituto per la storia del movimento di liberazione in Italia. Si occupa di storia della politica estera italiana, dell’area nord-adriatica, delle occupazioni militari italiane dopo la prima e durante la seconda guerra mondiale e degli spostamenti forzati di popolazione nell’Europa del '900.
Fra le sue opere più note ricordiamo le monografie
Il lungo esodo (Rizzoli 2005),
Il confine scomparso (Irsml 2007) e
Trieste ’45 (Laterza 2010), quest'ultimo volume presentato anche in Sala Corgnali della Biblioteca Civica. Ha, tra l'altro, anche curato i volumi
Naufraghi della pace (Donzelli 2008, assieme a
Guido Crainz e
Silvia Salvatici) e
La vittoria senza pace (Laterza 2014).
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