Martedì 27 novembre 2018, alle ore 17.00, presso la Biblioteca Quartiere “Udine Sud” di via Pradamano 21
alle ore 17.00
si terrà l'incontro:
Con lei danzava il mio essere. Antiche storie d’amore arabe
a cura di Time for Africa
La storia del contrastato amore tra Antare e Abla e quella altrettanto tormentata tra Leyla e Majnun possono essere considerate, a ragione, come quella dei nostri Giulietta e Romeo o dei cugini friulani Luigi da Porto e Lucina Savorgnan dai quali, secondo alcuni, il Bardo inglese avrebbe tratto ispirazione.
Antara ibn Shaddad al Absi (525-615) fu il più grande poeta guerriero dell’età preislamica. I temi principali che si intrecciano nei suoi versi sono l’amore per la sua ‘Abla, l’erotismo, la vita nel deserto, la descrizione della natura e gli animali.
Leyla e Majnun è la storia tradizionale d’amore in assoluto più famosa di tutta la letteratura persiana. La versione più nota è quella trascritta dal poeta Nizami nel XII sec. Che ne fece uno dei capolavori della letteratura di ogni tempo.
La rassegna di incontri che viene proposta ha lo scopo di avvicinare alle letterature dell’Africa e degli “Altri mondi” i lettori curiosi ma si rivolge anche a chi non ne ha mai sentito parlare. Sembrerà strano ma ancora oggi nella cosiddetta società dell’informazione globalizzata ci sono molte persone, giovani e no, nel nostro paese, che chiedono: “Ma l’Africa ha una sua letteratura?” Non sembri un’esagerazione ma in realtà basta guardare quante volte i nostri mezzi d’informazione fanno riferimento alla cultura, all’arte, al cinema africana. Quell’universo di culture è quasi del tutto ignorato dai nostri media.
Solo una ristretta minoranza di lettori si avvicina a quel ricchissimo patrimonio letterario rimanendo spaesati e senza sapersi orientare. Le proposte che seguono e che sono da intendersi semplicemente come suggerimenti per una serie di conversazioni, vogliono esplorare le convergenze possibili tra la nostra cultura letteraria e quelle dell’Africa. Senza pretese di completezza si è cercato dunque di affiancare autori occidentali e africani che in comune hanno le medesime questioni trattate, gli stessi argomenti ma dalle rispettive diverse prospettive. Con quali occhi abbiamo guardato e guardiamo il continente africano? E da quali occhi siamo guardati?
Ogni incontro, in linea generale, prevede una prima parte nella quale si presentano brevemente gli autori e si introduce l’argomento in questione, alcune letture dai testi scelti e poi una seconda parte con l’intervento di giovani migranti africani che raccontano della loro esperienza nel nostro paese e in particolare in Friuli. Tutto questo non solo attraverso la letteratura che più amano, ma anche attraverso la musica, l’arte e la poesia che conoscono e che realmente portano nei loro cuori. Sarà possibile così intraprendere quel percorso virtuoso che supera il pregiudizio e i tanti stereotipi che non ci permettono di intuire l’immenso, prezioso tesoro culturale che ci viene donato quotidianamente di cui spesso nemmeno ci accorgiamo o rifiutiamo con sdegno.