Autori in biblioteca

mercoledì 16 marzo 2016 ore 20.00 Biblioteca civica di Tarcento

Destinatari

SANDRINO COOS, nato a Taipana, vive a Tarcento. Conseguito il diploma magistrale a San Pietro al Natisone e  laureatosi presso la facoltà di magistero a Trieste,  dopo 14 anni di insegnamento nelle scuole elementari, entrò nel ruolo direttivo e operò in varie sedi.
Dopo il terremoto, da direttore didattico, ha stretto rapporti con istituzioni scolastiche della Carinzia, in particolare di Villaco, con gemellaggi con le scuole elementari e medie e iniziative volte  a sviluppare la formazione dei futuri cittadini europei. Per questo è stato nominato cittadino  benemerito della città di Villaco e della Regione Carinzia, Cavaliere della Repubblica Austriaca.
Dopo il 2000 si è dedicato alla scrittura. Ha pubblicato poesie, Canti della memoria e, in italiano e nel dialetto sloveno, Ti devo infinite parole d’amore; le raccolte Un’osteria un borgo, un paese e in italiano e sloveno Tempi difficili.
Con Aviani & Aviani ha pubblicato: nel 2013 Nonna Maria- Donne, uomini, bambini di altri tempi e 3 volumi di Sfascio -Testimonianze dopo l’8 settembre 1943 (2014-2015).
Ostinazioni pericolose è da poco uscito per lo stesso editore. Coos, Coos nei suoi libri racconta con partecipazione tradizioni e vicende della sua gente.
   «Nel tepore dell’isba s’intrecciò un dialogo con i padroni di casa e l’alpino scoprì che la giovane donna, oriunda del Caucaso, era la maestra del villaggio; il padre era stato in Friuli nella Prima Guerra Mondiale e ricordava Codroipo e Pordenone, tra i centri attraversati durante l’invasione del 1917.
   Micottis restò con loro un giorno e una notte, poi all’alba la donna lo accompagnò per luoghi sicuri, dopo avergli dato un paio di valenki, stivali di feltro usati dai contadini russi, un puzzolente malakaj, cuffia di pelle, un pezzo di lardo e un pomodoro conservato.
   L’alpino camminò per due ore in compagnia della ragazza, poi questa disse:«Adesso puoi andare, la strada è libera, ma prima baciami!»
   Alla sua salvatrice non poteva rispondere con un rifiuto e con piacere fece quello che gli era stato richiesto. Era un modo gentile per ringraziarla della generosa ospitali- tà, non priva di rischi per le possi- bili vendette dei militari russi.
   Micottis proseguì il cammino sulla landa gelata ed ebbe la fortuna d’incontrare la lunga colonna d’italiani in rotta ed in particolare i suoi compagni che aveva smarrito.
   A questo punto la sua storia coincide con “Le centomila gavette di ghiaccio” di Bedeschi; soltanto nella primavera del 1943 ritrovò i resti della Julia oltre Kiev.
        [Ostinazioni pericolose pp.228-229]
Incontri  successivi:

sabato 2 aprile  ore  20.00
VILLA MORETTI
Luigi  Menazzi  Moretti
LA BIRRA MORETTI DA UDINE  AL  MONDO
storia di una famiglia e della sua azienda
Gaspari  editore

mercoledì  6 aprile  ore 20.00
Biblioteca Centro Ceschia
Enzo  Martines
VIAGGIO NELL’ANIMA IN TRE CANTI - poemetti
Gaspari  editore