Dino Barattin presenterà il suo libro "Il segreto di Don Pancino. Mussolini, Edda e i diari di Ciano".
Mauro Tonino dialogherà con l'autore.
Don Giusto Pancino, all’epoca dei fatti parroco di Erto, fu protagonista di una storia incredibile ed avvincente. Benito Mussolini nel gennaio del 1944 si rivolse a lui per recuperare l’affetto della figlia Edda fuggita in Svizzera con i diari del marito, il conte Galeazzo Ciano, condannato a morte da un Tribunale speciale straordinario per aver aderito all’ordine del giorno Grandi nella storica seduta del Gran Consiglio del Fascismo del 25 luglio dell’anno precedente. Edda considerava il padre il responsabile della morte di Galeazzo e per vendicarsi era decisa a consegnare agli Alleati le agende. Così don Pancino intraprese numerosi viaggi nel paese elvetico per tentare di placare la rabbia di Edda e, soprattutto, per fare in modo che i documenti non cadessero nelle mani dei servizi segreti tedeschi o americani. Con Mussolini si intrattenne in lunghe conversazioni, registrando i suoi altalenanti umori, le speranze e i momenti di sconforto. Don Pancino ebbe, infine, un certo ruolo nei tentativi da parte del duce di giungere ad una trattativa di pace con gli Alleati. A Erto è ricordato per aver salvato il paese da una sicura rappresaglia tedesca e a Vivaro, negli anni del dopoguerra, come il promotore di importanti iniziative nel campo della formazione professionale.(www.storiaestorie.pn.it)
Dino Barattin Vive a San Daniele del Friuli. Laureato presso l’Università di Trieste con una tesi di storia contemporanea è autore di alcune pubblicazioni a carattere storico tra cui: Mazzini a Navarons. I Moti friulani del 1864; Tito Zaniboni e il complotto friulano per uccidere Mussolini; La tipografia della libertà. Stampa clandestina a Maniago, luglio – novembre 1944. Ha operato presso istituzioni culturali quali la Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli e Villa Manin di Passariano. Si occupa per la Regione Friuli Venezia Giulia della rete bibliotecaria regionale.