Alla scoperta della Joppi

giovedì 15 marzo 2018 ore 18:00 Udine - Biblioteca Civica "V. Joppi" - Sala Corgnali
La Sezione Manoscritti e Rari organizza il ciclo di incontri dal titolo Alla scoperta della Joppi, con cadenza mensile per far conoscere testi e documenti poco o scarsamente conosciuti ma di grande valore ed importanza, conservati nelle antiche raccolte.

Giovedì 15 marzo 2018 alle ore 18.00 in Sala Corgnali

Laura Pani ed Elisabetta Scarton (Università di Udine)

Per un elenco telefonico di Udine nel Medioevo

Gli abitanti della città tra Trecento e Quattrocento

Introduce Francesca Tamburlini

L’incontro si propone di far conoscere alcune importanti fonti conservate alla Biblioteca Joppi, che documentano la vita udinese tra il Trecento, periodo di grande espansione e fioritura della città, e il Quattrocento. Si tratti dei volumi delle delibere e dei conti comunali o di obituari (registri in cui, in epoca medievale, nei monasteri e nelle confraternite venivano annotati i nomi e le date di morte di benefattori e donatori), queste fonti, come l’Obituario della fraterna dei Fabbri di San Nicolò, offrono un vivace spaccato di quotidianità e ci restituiscono nomi di uomini e donne, vicende di persone ‘comuni’, altrimenti destinate a essere dimenticate dalla grande Storia. Rivivono così alcuni abitanti della Udine medievale, con i loro nomi (alcuni oggi ancora usati, altri totalmente abbandonati), le parentele, i luoghi di appartenenza: Venuto serraturaio, Caterina moglie di Nicolò maniscalco, Lucia detta Cinturaia, il balestriere Giacomo, i fabbri Nicolusso di Mercatovecchio, Percazzino e Bunisio, Margirussa, figlia di Giacomo di Porta Aquileia o i coniugi Giacomino tessitore e Vignudissa. Un elenco di persone che, circa sette secoli fa, hanno abitato i borghi storici, percorso le nostre stesse strade e contribuito alla sviluppo della città.

Laura Pani, laureata in Conservazione dei Beni culturali a Udine e diplomata presso la Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari dell’Università “La Sapienza”, nel 1994 diventa ricercatrice all’Università di Udine. Dal 2007 è professore associato di Paleografia presso il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale. Ha svolto attività di catalogazione di fondi manoscritti, in particolare del fondo già appartenente al Capitolo di Cividale del Friuli, ora conservato presso il Museo Archeologico Nazionale. Si occupa inoltre dell’edizione di fonti documentarie e di ricerca sulla produzione e circolazione del libro nell’alto medioevo, con particolare attenzione ai centri scrittori e della diffusione della scrittura minuscola carolina nell’Italia settentrionale. Risale a fine 2012 la sua scoperta di un codice dell’Historia Langobardorum di Paolo Diacono copiato interamente da Giovanni Boccaccio e oggi conservato alla British Library (ms. Harley 5383).
È autrice di numerosi articoli e contributi su riviste specializzate; tra le monografie, si ricordano: I codici della Biblioteca capitolare di Cividale del Friuli (con Cesare Scalon), 1998; I quaderni di Gualtiero da Cividale (1274-75, 1291-94), 2009 e Gli obituari delle confraternite udinesi dei fabbri e degli alemanni (unitamente a Vittoria Masutti), 2015.

Elisabetta Scarton, laureata in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università di Udine, ha ottenuto nel 2005 il titolo di dottore di ricerca in Storia della società Europea presso L’Università “Federico II” di Napoli. Dal 2008 è ricercatrice presso il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Università di Udine. Si è occupata di diplomazia fiorentina Quattrocentesca, curando l’edizione di due dei volumi della Corrispondenza degli ambasciatori fiorentini a Napoli e ricostruendo la biografia di Giovanni Lanfredini, mercante e ambasciatore per conto di Lorenzo de’ Medici. Ha appena pubblicato una monografia sui Parlamenti generali a Napoli in età aragonese (2018). Le sue attuali linee di ricerca inerenti i secoli bassomedievali riguardano il patriarcato di Aquileia (in particolare la storia politica, sociale ed economica di Udine) e proseguono nel filone della corrispondenza diplomatica.

La partecipazione è gratuita.