Mostra a cura di Raffaele Gianesini e Cristina Marsili
La mostra, allestita presso l’atrio della Biblioteca Civica, Palazzo Bartolini, permette la visione di documenti emessi dal Governo austriaco nel 1815, anno cruciale che vede la fuga del Bonaparte dall’isola d’Elba, la conclusione del Congresso di Vienna e la costituzione del Regno del Lombardo – Veneto. Una sezione è dedicata all’araldica presente sui documenti esposti, in particolare allo scudo di gerarchia maggiore, cioè il
Mittleres Wappen (fig. a), che reca l’insegna imperiale e gli stemmi Asburgo - Lorena. Un’ulteriore sezione è dedicata allo stemma scelto per il
Regno del Lombardo – Veneto, cimato dalla corona imperiale austriaca sotto la quale è posta la Corona ferrea (fig. b).

Spiccano per importanza alcuni documenti, che recano un bollino attestante l’esposizione al P
rimo Congresso e Mostra Sistematica del Risorgimento tenutasi a Milano nel 1906. Su svariati documenti appaiono infine delle filigrane che riproducono, in modo stilizzato, l’aquila bicipite della monarchia austriaca.
Nell’ambito di una serie di proclami di contenuto burocratico amministrativo, spicca un estratto dal giornale viennese
Beobachter, il quale informa circa la fuga del Bonaparte dall’isola d’Elba. Il documento non è di tenore meramente informativo ma, quale
Dichiarazione unitaria dei Plenipotenziari delle Corti riunite a Vienna, stabilisce che il Bonaparte, con la fuga, si è “privato della protezione delle Leggi ed ha abbandonato se stesso alla pubblica vendetta”. L’atto verrà inserito nel Protocollo del Congresso riunito a Vienna nella seduta del 13 Marzo 1815.
La testata dal titolo
Beobachter venne replicata in Italia sotto il titolo
Il Nuovo Osservatore, e l’emissione fu anticipata da un manifesto nel quale si annunciava che la denominazione del periodico è “pienamente conforme alle viste dell’Eccelso Governo”.
Centrale per importanza è il proclama datato 16 aprile 1815, che informa circa l’istituzione del
Regno Lombardo – Veneto, il documento è privo di titolo ed è contrassegnato dallo stemma raffigurante l’aquila bicipite con monogramma imperiale incluso, sottoscrive il conte Heinrich Bellagarde in qualità di “Luogotenente del Vicerè”.