Lo sguardo della poesia: Mary Tolusso / Vincenzo Della Mea

mercoledì 12 dicembre 2018 ore 20.30 Tarcento - Sala Margherita

LO SGUARDO DELLA POESIA

È la rassegna di poeti che Pierluigi Cappello aveva ideato e diretto con generosità e profonda conoscenza dei poeti contemporanei, in collaborazione con il Centro iniziative culturali di Tarcento, per tre edizioni (2010, 2011, 2012).
Viene ora ripresa in suo nome, nell’ambito del progetto ‘Per il nuovo Margherita’.

L’incontro è dedicato a Mary Barbara Tolusso e Vincenzo Della Mea.

Mary B. Tolusso, pordenonese, vive tra Trieste e Milano.
Ha pubblicato raccolte di poesia, tra cui Il freddo e il crudele (2012), Disturbi del desiderio (2018). Tolusso rifiuta sia le teorizzazioni intellettuali, sia sentimentalismi e svenevolezze. Un io invadente, curioso, ostinato s’intrufola nei fatti quotidiani, esplora i piccoli accadimenti, li frantuma, si relaziona e si scontra con gli altri. Con una singolare giocosità di fondo e la voglia d’inventarsi una lingua poetica moderna: mobile e intensa, che in alcuni passaggi ricorda il Palazzeschi incendiario e, per gli aspetti più riflessivi e profondi, l’ironica saggezza della Szymborska.

Tolusso ha pubblicato i romanzi, L’Imbalsamatrice (Gaffi, 2010) e L’esercizio del distacco (Bollati Boringhieri, 2018), storiabreve, che lascia a lungo il suo segno nel lettore, una intensa storiad’amore, scritta in una prosa unica, malinconica, intrisa di poesia.

Ha vinto il Premio Pasolini, 2014, il Premio Fogazzaro, 2012.

Vincenzo Della Mea è nato a Como nel 1967, vive a Udine.

Per naturale discrezione e concentrazione della scrittura, ha pubblicato poche raccolte distanziate negli anni. L’occasione per riscoprirlo o conoscerlo è offerta dalle sue Storie Naturali – Poesie 1992-2015 – edite da Raffaelli. Libro importante per impatto emotivo e cura della scrittura poetica; nuova raccolta e insieme antologia: con testi ripresi da L’infanzia di Gödel (Circolo Culturale di Meduno, 1999) e da Algoritmi (Lietocolle, 2004), con sezioni già edite in plaquette o rivista, e sezioni del tutto inedite. Della Mea, docente di Informatica all’Università, è attento al rapporto fra poesia e scienza. Ironia, paradosso, spaesamento improvviso e sorpresa emergono con nitida chiarezza nel flusso poetico, con la consapevolezza del proprio stare al mondo: di quanto si può raccogliere da chi è stato prima di noi, di quanto, invece, si potrà lasciare a chi verrà dopo.