Attraverso le voci di persone comuni, ebrei e tedeschi, cittadini di una
nazione, la Germania,
che viveva una forte crisi economica, il racconto dell’inizio delle
persecuzioni naziste, fino alle deportazioni e alle descrizioni dei bambini
rinchiusi a Terezin.
Il ghetto di Terezin ospitò 15mila bambini, dei quali sopravvissero solo cento.
Del loro passaggio a Terezin è rimasta una commovente testimonianza
rappresentata da alcune migliaia di disegni e qualche decina di poesie. Da tali
documenti, che sono stati oggetto di studio da parte di psicologi, letterati e
artisti, traspare una maturità di pensiero straordinariamente precoce, la
straziante consapevolezza di un destino inesorabile e, soprattutto, un
disperato, insopprimibile anelito alla vita da parte delle giovani vittime.